lunedì 31 marzo 2014

Col nostro sangue hanno dipinto il cielo


Da oggi è disponibile in free download sul sito di Speechless, perciò posso parlarvene senza remore. Di cosa? Del racconto lungo Col nostro sangue hanno dipinto il cielo di Eleonora C. Caruso, che inaugura la collana di Speechless Books Scintille. Prima premessa: come alcuni di voi sapranno lavoro come PR per Diario di Pensieri Persi e Speechless. Inizialmente non volevo scrivere di questo racconto; poi però ho pensato: beh non posso privarmi del diritto di dire la mia. Il racconto mi è piaciuto. Se non ci fosse piaciuto non l'avremmo pubblicato. E questo direi che chiude la questione. Seconda premessa: è il primo lavoro della Caruso che leggo. Il suo romanzo d'esordio Comunque vada non importa (Indiana) è per il momento solo in wishlist. Ho però letto alcune fan fiction di Eleonora, che a quanto pare è - come me - fan dell'anime giapponese Free!. Nel racconto - che, lo sottolineo per i più pigri, è scaricabile gratuitamente qui ed è di sole 40 pagine - si avverte un chiaro gusto per quel quieto male di vivere che (almeno io) associo alla letteratura orientale - e penso soprattutto a Banana Yoshimoto. 

Ho letto il racconto in un pomeriggio, e a fine lettura mi sentivo molto triste, ma era una tristezza dolce e in un certo senso giusta. Meglio di così non saprei spiegarlo. Mi viene però da dire che per fortuna c'era con me il BookBoy (quello in carne e ossa, non uno fictional) perché chiusa l'ultima pagina ci voleva proprio un abbraccio. Vi copio qui la trama:

Shun ha 25 anni e vive in una Tokyo vanesia e spersonalizzata. Shun è un host, uno degli accompagnatori più richiesti del Parfume, locale frequentato da uomini e donne, giovani e non, in cerca di affetto, comprensione e una parvenza di amore. Shun finge di amare le proprie clienti, e loro pagano per questa illusione. L’incontro con il giovane Toru potrebbe cambiare la sua vita, ma Shun è stanco e la sua storia, per sua stessa ammissione, è una di quelle nelle quali non aveva perso niente né imparato niente. “La maggior parte delle storie finisce così”. La Tokyo di Eleonora Caruso è malinconica e affascinante nella sua crudezza, e rappresenta con disincanto e cinismo l'immaginario pop giovanile. 

Se vi va di aggiungerlo su Goodreads, lo trovate qui. Detto questo, vi auguro buona lettura e vi do appuntamento al prossimo post, che arriverà qui sul blog nei prossimi giorni e parlerà di diversi romanzi, tra cui una storia di fate innamorate, un urban fantasy di ambientazione catanese, un saggio sullo storytelling integrato, una graphic novel a cui si dice JK Rowling si sia ispirata per Harry Potter e un saggio femminista considerato imprescindibile. Curiosi?

Alla prossima,
B. 


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