sabato 14 luglio 2012

Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: mai letto una saga così interessante e allo stesso tempo così noiosa!

Buon sabato (pre)sera compulsivo a tutti! E' una Bookaholic reduce dai meandri della Rete che vi parla, che si era smarrita ma in qualche modo ha ritrovato la strada di casa. E per "strada di casa" intendo "lettura". Sono riuscita in un compito arduo che mi sembrava sempre più difficile: riprendere a intendere la lettura come un piacere e non un obbligo, un diletto personale avulso da recensioni e simili. 

Rieccomi dunque ad aggiornare questo diario di letture dopo due mesi di silenzio. Volete sapere cosa ho letto ultimamente? Un solo nome: George R.R. Martin. A cento pagine dalla fine di A dance with dragons, quinto volume della serie A song of Ice and Fire, posso solo dire di non aver mai letto una saga allo stesso tempo così interessante e così noiosa. Il fatto che io abbia, l'estate scorsa, abbandonato a metà il terzo libro per riprenderlo l'anno successivo e leggere di fila il quarto e il quinto è in sé abbastanza emblematico. A passaggi avvincenti, personaggi indimenticabili e trovate geniali, Martin aggiunge sequenze insipide, talvolta intere storyline. Non si tratta di una preferenza individuale per alcuni personaggi piuttosto che altri, intendiamoci: a personaggio che piace può unirsi una vicenda noiosa e un esempio ne è Davos Seaworth: Davos è un bel personaggio, il più boy scout della serie dopo Ned Stark. Però tutta la parte di storia che lo riguarda è semplicemente... yawn!

Come - mi par di capire leggendo in rete qua e là - è successo a molti, anche io ho apprezzato l'evoluzione di Jaime Lannister, che da Stronzo con la "S" maiuscola è diventato uno dei miei preferiti. In ADWD invece mi è un po' scaduto Tyrion: sembrava un pesciolino fuor d'acqua, ad Approdo del Re era nel suo elemento. Ho rivalutato anche Sansa Stark - ma non troppo! - e continuo ad avere una predilezione per Arya. Dany e Jon non mi hanno detto molto in questo libro. Aspettiamo - a lungo a quanto pare - per sapere come zio Giorgetto deciderà di sviluppare la vicenda. 

Nel frattempo, ho letto due antologie di racconti: Schiavi e Androidi di Laura Iuorio (Dbooks) e Symposium, antologia di benefica a cura di Alexia Bianchini per GDS Edizioni. Di entrambe ho parlato o parlerò su Fantasy Magazine. Mi sono dedicata un po' ai fumetti: Capitan Swing e i Pirati Elettrici dell'Isola delle Braci (Panini Comics, e con la mia fortuna mi è capitata una copia fallata che non sono riuscita a farmi sostituire), Fiabe Marvel e Nonnonba (di Shigeru Mizuki, edizione Rizzoli Lizard, che però mi deve ancora arrivare). Piccola parentesi: per il relax serale niente di meglio di Pride and Prejudice di Jane Austen in lingua originale! 


Prima di lasciarvi, un ringraziamento e due domande. Grazie a chi ancora legge questo blog che per cause di forza maggiore posso aggiornare davvero poco. E ora, le due domande:
- cosa potrei leggere post Martin, per non sentire troppo la shockante differenza?
- cosa leggerete voi sotto l'ombrellone?

Saluti compulsivi a tutti!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vero, e principalmente le parti soporifere di Martin sono inserite a metà del libro. Così abbiamo un inizio interessante, una parte centrale che fa venire voglia di posare il libro, e una parte finale dove tornano azione e colpi di scena.
Io ADWD, arrivato alla parte centrale, l'avevo proprio sospeso come lettura per un paio di settimane...

Per non sentirne la mancanza, un consiglio sadico sarebbe di iniziare La ruota del tempo, di Robert Jordan (con gli ultimi libri scritti da Sanderson).
Una saga epica di dimensioni enormi e con una coralità che rivaleggia con quella di Martin (solo che qui non si seguono personaggi tanto per, si segue il protagonsita. E poi quando si generano sottotrame, seguiamo anche le sottotrame e i coprotagonisti).
La differenza bella rispetto ai libri di Martin è che qui tutte le sottotrame e i pov sono mirati alla trama principale, chiara e presente fin dall'inizio, l'asse intorno al quale gira tutto e ballano tutti i personaggi, mentre si evolvono e vivono le loro avventure.

Posso dirti che ho appena finito l'ottavo volume e non ho notato cadute di stile, noia dell'aturoe, giri a vuoto.

Vele Ivy ha detto...

Ciao, bentornata! Io sotto l'ombrellone (o meglio "sotto il melo", visto che andrò in vacanza in Val di Non!) mi porterò la trilogia di "Queste oscure materie" :-)

Unknown ha detto...

@Tanabrus: ci avevo pensato a Jordan... soprattutto perché, fintanto che arrivo all'ultimo, Sanderson (autore che ho letto e apprezzo) dovrebbe aver finito di scriverlo!

@Vele Ivy: buone vacanze imminenti allora :) e buona lettura, ho letto Queste Oscure Materia secoli fa ma ne ho un bel ricordo!

Chiarella ha detto...

Davos è improponibile!
E' la noia in persona.
Però io mi ero già un po' stancata al libro n.9 e il 10 non è che sia migliorato molto.
Ma dopo il 12 ce ne saranno altri o finalmente si capirà qualcosa?


Chi è Jordan?
Dammi qlch info! che mi avete incuriosito!

Unknown ha detto...

No Chiara abbandona ogni speranza, non solo non si capirà niente, ma la situazione peggiorerà e il prossimo libro arriverà tra lunghi e lunghi anni!

Jordan è il defunto autore di una saga (di quelle che 800 pagine minimo a volume) chiamata La ruota del tempo, di cui gli ultimi romanzi sono stati scritti da Brandon Sanderson perché Jordan era morto. Jordan prima di morire, visto che non era stata una cosa improvvisa ma era malato, ha lasciato degli appunti dettagliati su ciò che sarebbe dovuto succedere. Attualmente alla serie manca solo l'ultimo volume, che Sanderson ha annuniato sul suo sito di aver finito di scrivere e che dovrebbe essere pubblicato a inizio 2013!

Anonimo ha detto...

2 consigli post Martin:
La straniera, di Diane Gabaldon e il sempreverde I pilastri della terra di Follet. Buona lettura!

Unknown ha detto...

Leggo ora l'ultimo commento, con estremo ritardo! I libri li ho già letti entrambi, grazie comunque ^__^

Ma chi è questo anonimo che nemmeno si firma?