mercoledì 29 ottobre 2014

La storia della principessa splendente

Buon pomeriggio compulsivo a tutti,
prima che proseguiate nella lettura, devo avvisarvi: questo appuntamento con Confessions of a Bookaholic è inconsueto. Per la prima e finora unica volta non vi parlerò di un libro ma di un film. Ho riflettuto un poco sull'opportunità di scriverne qui perché questo spazio solitamente è dedicato a romanzi, graphic novel e poco altro. Alla fine ho optato per il sì per due ragioni: 1) libri o film, poco importa: quel che conta è che siano belle storie; 2) parecchi lit blog che seguo hanno sezioni dedicate al cinema e alle serie tv, quindi perché fare la snob? Chiusa la premessa, addentriamoci nella mia opinione su La storia della principessa splendente.

Il poster del film


Scritto e diretto da Isao Takahata (La tomba delle lucciole, Heidi, Lupin III, Anna dai capelli rossi) sulla base del racconto popolare giapponese Taketori Monogatari - Il racconto di un tagliabambù - La storia della principessa splendente sarà al cinema lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 novembre distribuito da Lucky Red

La trama
Ispirato a uno dei più popolari racconti giapponesi (Taketori monogatari, Il racconto di un tagliabambù), La Storia della principessa Splendente narra le vicende di Kaguya, minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata in una canna da bambù da un vecchio tagliatore. Accolta e cresciuta come una figlia dal tagliabambù e sua moglie, la piccola cresce a vista d’occhio, affascinando tutti quelli che entrano in contatto con lei, fino a diventare una splendida giovane donna. Molti sono i suoi pretendenti, ma nessuno è in grado di portarle quello che davvero desidera, e nessuno, nemmeno l’Imperatore, riesce a conquistare il suo cuore...

Il trailer ufficiale

La clip "La missione dei cieli"

La mia opinione sul film

Inizio dicendovi che apprezzo l'animazione giapponese in generale e lo Studio Ghibli in particolare. Non sempre mi è stato facile approcciarmi a Takahata: ho dovuto interrompere la visione di Una tomba per le lucciole dopo pochi minuti perché troppo triste, però ho trovato Anna dai capelli rossi delizioso. Mi aspettavo un film profondo e malinconico e non sono rimasta delusa. Lo stile acquerellato dei disegni è incantevole e funzionale allo storytelling: non sembra di guardare un film ma le illustrazioni di un libro di fiabe. E fiaba La storia della principessa splendente lo è fino in fondo: abbiamo una principessa dalle origini misteriose, cresciuta da una coppia di genitori adottivi amorevoli ma non sempre in grado di capire le emozioni della giovane protagonista. Abbiamo la hybris di un padre che prende decisioni nel nome della figlia convinto di perseguire la sua felicità secondo norme socialmente accettate. Abbiamo un gruppo di pretendenti che amano una donna che non hanno mai visto come se fosse un oggetto. E, cosa più importante di tutte, abbiamo una giovane donna che non è un dono del cielo fatto ad altri ma accoglie la vita come un dono che le è stato fatto, come ognuno di noi dovrebbe fare. Kaguya non vuole depilarsi le sopracciglia (se no il sudore le andrebbe negli occhi) o dipingersi i denti di nero (e se volesse ridere sguaiatamente?) o stare seduta in un angolo a guardarsi diventare la proprietà di qualcun altro. Le interessa sperimentare sulla propria pelle la vita degli alberi e degli animali e la compassione della gente

Nonostante le due ore e mezza di durata e il ritmo lento, il film scorre piacevolmente, anche grazie alla magica colonna sonora firmata da Joe Hisaishi, che collaborò con lo Studio Ghibli già in La città incantata, Il castello errante di Howl e La principessa Mononoke (per citarne solo alcuni). La proiezione stampa a cui ho assistito non era in versione originale, tuttavia Gualtiero Cannarsi, direttore dell'adattamento italiano, ha scelto di lasciare in versione originale Warabe Uta, Tennyo No Uta e Inochi No Kioku, le canzoni più significative del film. Quest'ultima è scritta (parole e musica) e interpretata dalla cantautrice giapponese (nonché monaca buddista) Kazumi Nikaido e potete sentirla qui. Avrei preferito sinceramente poter vedere il film in versione originale, perché con la traduzione del giapponese si perdono molte sfumature, soprattutto riguardanti l'uso dei suffissi onorifici. 

Ho trovato La storia della principessa splendente un film molto femminista e per certi versi disincantato: siamo lontani dallo sguardo incantato di Hayao Miyazaki. Se amate i lavori dello Studio Ghibli vi consiglio di non perderlo. Stesso discorso per chi ama il Giappone, le storie di donne e le storie belle in generale. 

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