mercoledì 7 gennaio 2015

Le letture di Natale

Buon pomeriggio e buon 2015 compulsivo a tutti!
E' una Bookaholic di ritorno dalle vacanze a scrivervi, bisognosa di riprendere lentamente contatto con la realtà condividendo con voi le impressioni sulle letture natalizie. Confesso di essere stata molto pigra e di non aver aggiornato il blog nelle ultime settimane, per cui ci sarebbe molto da dire. Per non indulgere nella pedanteria, condividerò con voi impressioni molto lapidarie e, insomma, il minimo indispensabile, gli highlights. Pronti? Partenza!



Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe (Benjamin Alire Sàenz, Simon & Schusters): Ho letto questo delizioso romanzo YA in lingua originale: pare che nessun editore nostrano abbia in mente di tradurlo, ed è un vero peccato. Aristotle detto Ari e Dante si conoscono in piscina e quella che sembrava un'amicizia estiva destinata a finire con la bella stagione cresce insieme ai due ragazzi fino a diventare una relazione di quelle che ti cambiano la vita. Letto in 48 ore scarse e adorato. Consigliatissimo, c'è scappata anche qualche lacrimuccia. (Nb ed è molto meno inutilmente tragico rispetto allo YA medio).

Il tempo della guerra (Andrzej Sapkowski, Editrice Nord): Avevo da anni una copia cartacea autografata di questo romanzo, scelto perché sentivo il bisogno di un buon fantasy. Sebbene non lo definirei un brutto libro, mi ha deluso. Ritengo che S. renda meglio nei racconti brevi, quando cerca di raccontare storie di più ampio respiro si perde. Ho apprezzato molto la parte dedicata a Ciri, sia quella SPOILER nel deserto che quella in cui la ragazza si unisce alla banda di fuorilegge Robin Hood style. Però Geralt, Jennefer e Ranuncolo scompaiono e alcuni passaggi dedicati alla politica dei maghi sono noiosi e confusi. 

Predatori blu (Eoin Colfer, Mondadori): Qualche vita fa avevo pescato questo vecchio cartaceo in una pila di reminders. Diciamocelo, potevo anche evitare. Di fronte alle difficoltà incontrate con i lavori recenti di Colfer (la serie TEMPO, che ho abbandonato senza pietà) ho pensato che il suo stile fosse cambiato in peggio, ma Predatori blu è un romanzo di qualche anno fa e non mi ha fatto impazzire. Sono cambiata io allora? Sta di fatto che Colfer non lo reggo più. E' stata una lettura abbastanza inutile e mi ha lasciato poco o nulla. 



Colpa delle stelle (John Green, Rizzoli): Allora. Non è stato illeggibile come Cercando Alaska: stavolta sono riuscita a finirlo. Però confermo la mia impressione, John Green è sopravvalutato ed è un enorme paraculo. Prendete una love story, infarcitela di malattie gravi, nichilismo (non solo) adolescenziale e un pizzico di snobismo finto intellettualoide e avrete Colpa delle stelle. Se vi va di leggere un bel YA leggetevi piuttosto Aristotle and Dante. John Green chi???

Chi è Mara Dyer (Michelle Hodkin, Mondadori): Un romanzo che ho gradito per gli spunti horror e psichedelici veramente buoni. Ho adorato l'impressione, che la Hodkin è riuscita a infondere nel romanzo, di non potersi fidare fino in fondo di Mara, narratore inaffidabile soprattutto quando non riconosce realtà e allucinazioni. Non ho apprezzato la parte YA: la love story con Noah mi è sembrata inutile alla trama, che avrebbe retto anche senza. Sono generalmente a favore dello shipping nei romanzi che leggo, ma in questo caso a spingermi a finire il libro è stata Mara, un personaggio di fronte a cui ogni Noah scompare. 

Mara Dyer ha segnato la mia vittoria nella 2014 Goodreads Reading Challenge: ce l'ho fatta, ho letto 100 libri l'anno passato. E nel 2015? Per il prossimo anno ho fissato un obiettivo meno ambizioso: 60 libri. Il motivo è semplice: nel 2014 ho riletto almeno una decina di libri e minimo cinque/sei serie complete di manga. Goodreads non conteggia né le riletture né manga (di cui mancano proprio varie schede). Voglio lasciarmi un margine di tempo sufficiente per vincere la sfida e leggere in libertà, il che significa abbandonare i libri, riprenderli, rileggerli, scegliere libri "difficili" (di 1.000 pagine, in inglese, di saggistica) a seconda del momento. Per ora ho già un libro concluso, che in realtà è una rilettura. Ma visto che Goodreads va in panico con queste cose, ho modificato le date di lettura per farlo risultare in questo anno. Di che libro si tratta? Presto detto...



La casa di Ade (Rick Riordan, Mondadori): Ecco. Finalmente è uscito in italiano. Letto a gennaio 2014 in inglese, riletto in lingua madre a gennaio 2015. Mi era piaciuto e mi è piaciuto ancora di più ora, visto che la comprensione del testo è migliorata. La casa di Ade è uno di quei libri che quando finiscono e inizi altro ti mancano, perché ti sembra strano aver bisogno di una pausa ogni dieci minuti quando fino al giorno prima potevi leggere per ore senza staccare gli occhi dalle pagine, dimenticandoti di tutto. Un libro da divorare in poltrona e per cui perdere il sonno la notte, con dei personaggi indimenticabili che vorresti avere per amici. Ne Gli eroi dell'Olimpo non ci sono personaggi inutili: ho adorato tutti i semidei presentati da Riordan. Nella prima lettura avevo preferito il punto di vista di Annabeth mentre in questa seconda ho apprezzato molto di più quello di Frank. Inoltre (e qui mi schiero nonostante la mia non sia una opinione popolare) nel corso del libro si forma una coppia che sostengo con fermezza. Una love story intrigante nell'arco di quattro capitoli (Still a better love story than Twilight mi viene da dire). SPOILER Team Caleo.

E ora? Sono preda di un attacco tremendo di bulimia letteraria, che mi ha portato a iniziare a abbandonare almeno sette romanzi nel giro di pochi giorni. Curiosi di scoprire di quali si tratta? Questa è un'altra storia, e si dovrà raccontare in un altro post.

Saluti compulsivi a tutti e 
BUON ANNO!

B. 

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