sabato 18 aprile 2015

Black Sea

Ho visto Black Sea per caso, senza conoscerne la trama, con un’idea vaga: un sottomarino affondato, un tesoro perduto e Jude Law che ne va in cerca. Diretto da Kevin Macdonald e scritto da Dennis Kelly, Black Sea è al cinema dal 16 aprile, distribuito da Notorius Pictures
Vi consiglio di guardarlo? .

Jude Law, in tutta la sua stempiatura

Trama

Il capitano di sommergibili Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società di recupero relitti.
Robinson decide di riscattarsi con un'impresa straordinaria: recuperare l'immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941.
Una volta raggiunto il tesoro sommerso, l’avidità dei membri dell’equipaggio prenderà il sopravvento in un gioco al massacro alla fine del quale potrà restarne soltanto uno...

Trailer



La mia opinione sul film

In genere, quando parlo di un film cerco di rispondere a due domande: cosa voleva dire? Ci riesce? Vediamo dunque cosa voleva dire Black Sea: il film è a metà strada tra un thriller action e uno di quei film alla Ocean's Eleven. C'è una squadra in cui ognuno ha un compito diverso e in questo caso è il Robinson di Jude Law il Danny Ocean della situazione. Licenziato dalla multinazionale Agorà, Robinson ha perso tutto: insofferente all'autorità - in Marina ha avuto problemi con i suoi superiori - per il lavoro sui sottomarini ha sacrificato tutto, perdendo persino la famiglia. E i problemi iniziano qui.

Premetto che, da spettatrice, non riesco più a guardare serenamente film che presentino un punto di vista sulla vita e sui rapporti di coppia così smaccatamente maschile. Mi rendo conto che non sono queste le finalità del film, ma basta con uomini duri e segnati dalla vita che perdono donne manco fossero chiavi di casa. Chiusa la parentesi, torniamo alla trama principale. Se si trattasse di un "semplice" action movie probabilmente Black Sea sarebbe più godibile. Le dinamiche che si mettono in moto nel sottomarino in cerca dell'oro non presentano nulla di inedito: d'altra parte, con un equipaggio metà inglese e metà russo, cosa possiamo aspettarci se non ripicche sul cibo, nonnismo e accoltellamenti? 

È qui che i limiti di Black Sea appaiono in tutto il loro fulgore, quando cerca di indagare sulla natura umana mostrando uomini che hanno perso il senso morale  ritrovandolo in situazioni insperate. Il tutto confezionato con una nota positiva sul futuro e le nuove generazioni. Lo consiglierei? Traete voi le dovute conclusioni. 

Con questa nota lieta e allegra, vi auguro i consueti saluti compulsivi.
Alla prossima,
Bookaholicxxx 

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