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sabato 12 aprile 2014

Gli uomini hanno avuto ogni vantaggio nel raccontare la loro storia

Currently Reading: due. Finalmente solo due libri. (Memorie degli Euritmi - Caesar e Il secondo sesso). 
Ho finito Persuasione oggi pomeriggio. Che dire, quelle due righe di proto-femminismo rendono la Austen una grande scrittrice ed estremamente riduttivi i giudizi che tendono a circoscrivere i suoi romanzi a love story. Vi lascio con questa citazione e torno a leggere:

La prego, nessun riferimento a esempi tratti da libri. Rispetto a noi donne, gli uomini hanno avuto ogni vantaggio nel raccontare la loro storia. Gli uomini hanno sempre potuto godere del privilegio dell’ istruzione molto più di noi; la penna é sempre stata nelle loro mani. Non ammetto che i libri possano essere considerati prova di alcunché.






martedì 8 aprile 2014

Di uovo universale, uova di draghi e signorine che non sanno scegliere per sé

Buon pomeriggio compulsivo a tutti,
dopo ore di letture matte e disperatissime posso affermare con orgoglio che l'affair Currently Reading è in via di risoluzione. Mi spiegherò meglio più avanti, ma prima che leggiate oltre voglio avvisarvi: questo è un post noioso. Non dite che non ve lo avevo detto. 

Neil Gaiman e la sua gioia di vivere
Domenica scorsa, dopo una giornata trascorsa a leggere, ho terminato L'oceano in fondo al sentiero (Mondadori) di Neil Gaiman. Mi è piaciuto al punto che ho un po' pianto. Mi è piaciuto al punto che ho dovuto dargli cinque stelline su Goodreads. Cosa colpisce di questo libro? Molte cose mi sono rimaste in testa. Prima tra tutte la concezione di Gaiman della vita adulta: gli adulti non esistono. Cresci ma dentro resti lo stesso bambino pieno di paure e limiti. Però se sei un bambino puoi piangere. Gli adulti non possono o meglio, non dovrebbero: nessuno che non abbia una madre a consolarlo dovrebbe piangere. Mi ha anche colpito il cenno quasi casuale fatto da Gaiman all'uovo universale. Si tratta di un uovo da cui nasce un universo. Ciò che mi ha colpito è che anche in The Books of Magic (che, ricordo, è del 1990) Gaiman accennava a un uovo universale, come a dimostrare che per quanto Neil non abbia scritto saghe letterarie - tutti i suoi romanzi o quasi sono auto-conclusivi - esiste un filo rosso che collega le sue opere, una stessa concezione della vita, della morte e dell'universo che è alla base di tutta la sua poetica, rivelando un intento autoriale raro nella letteratura di oggi. 

Sto già fangirlando per questo libro
Neil Gaiman è senza dubbio uno degli autori che considero cult. Lo è anche Robin Hobb, sebbene confermo la delusione di Blood of Dragons. Ho ripreso questo volume conclusivo delle Rain Wilds Chronicles e mi spiace dirlo ma è proprio una fatica. Vi avviso, nelle prossime righe potrebbe esserci qualche spoiler. Il principale problema di questa tetralogia è che non riesco a identificare un personaggio preferito. Non perché ce ne siano troppi: perché non ce ne è uno che spicchi in modo particolare. La storia di Alise, che riesce a emanciparsi da un marito che non la ama, sembra un rimaneggiamento della "liberazione femminile" di Keffria nei Mercanti di Borgomago - solo che mentre Keffria si libera da sola, Alise ci riesce "anche" grazie a un altro uomo. La storia di Sedric sembra una... prova generale per altro. La draghessa Sintara non è male, ma la regina resterà sempre Tintaglia. Thaymara... solo a me lei e i suoi corteggiatori ricordano il trio di Twilight? No, ok, ora sono troppo cattiva, lo ammetto, ma il romanzo resta una lettura noiosa, punto, c'è poco da fare. I capitoli raccontati dal POV di Hest e del Duca di Calched li ho semplicemente odiati. Mi rendo conto che l'intento era quello, ma li ho odiati. A questo punto temo seriamente per Fool's Assassin. Ti prego Robin, abbimi scritto un nuovo capitolo delle avventure di Fitz e del Matto all'altezza delle aspettative. E' vero che io ho delle aspettative ben precise e se farai qualcosa che si discosta da quelle non sarò contenta. Ma se le ho è perché hai narrato la storia in un certo modo, non nascondiamoci dietro un dito. 

L'agghiacciante locandina del film
Il GdL di Persuasione frattanto procede benone. Sono in pari con le tappe avendo finito la prima parte del libro (i primi 12 capitoli). E' vero che per capire un libro fino in fondo è sempre meglio rileggerlo e non fermarsi alla superficie. Avendo già letto Persuasione e avendo già apprezzato la storia più superficiale, mi sto soffermando su altri aspetti. Ricordo che nel corso della prima lettura Anne Elliot mi era piaciuta. Ora non è che mi dispiaccia, ma non posso fare a meno di riflettere su quanto sia un personaggio passivo, almeno in questa parte iniziale della storia. Anne ha dei desideri ma non agisce mai andandovi incontro: si limita ad accettare passivamente ciò che gli altri decidono per lei. Non mi sto riferendo alla decisione presa anni prima di non sposare Fredrick Wentworth, ma a cose meno importanti, come restare a occuparsi di Louisa oppure no, o ancora recarsi o meno a Bath. Anne è priva di autonomia sotto ogni punto di vista. L'unico momento della storia in cui ha mostrato autonomia è un episodio accaduto nel passato, che ci viene narrato per interposta persona e viene stravolto: mi riferisco al rifiuto della proposta di matrimonio di Mr. Musgrave, che finirà poi per sposare la sorella di Anne, Mary. Anne rifiuta la proposta di matrimonio perché ancora innamorata di Wentworth, ma ecco che Louisa e Henrietta pensano che, ancora una volta, Anne sia stata persuasa in tal senso da Lady Russell. E' questo l'aspetto della rilettura che ho trovato più interessante fino a questo momento. E' impossibile non fare un raffronto con Elizabeth Bennet di Orgoglio e Pregiudizio: in O&P l'unico "ostacolo" che si frappone fra Elizabeth e i suoi desideri è il suo stesso pregiudizio, ma Elizabeth è una ragazza pronta a rincorrere ciò che vuole, senza lasciare che altri decidano per lei. Se Anne fosse stata al posto di Elizabeth avrebbe sposato Mr. Collins? Chissà. Forse non lo sapremo mai.

Un altro Mr. Collins in abiti religiosi

Torno alle mie letture ma vi lascio con una canzone che mi è venuta in mente leggendo Persuasione: Henrietta dei Fratellis. Saluti compulsivi a tutti!






mercoledì 2 aprile 2014

Currently Reading, 7 is the magic number

Buongiorno compulsivo a tutti,
la situazione è a dir poco drammatica. Ho fatto un aggiornamento onesto dei libri segnati su Goodreads come "Currently Reading". Già perché in precedenza avevo barato. Avete presente quando avete un segreto e finché non lo dite a qualcuno non è successo? Ecco, finché non hai iniziato un libro su Goodreads non è mai accaduto. Però un aggiornamento onesto era d'uopo e ora sto "Currently Reading" ben sette libri e dico sette. Riuscirò mai a finirli tutti? Una parte di me inizia a dubitarne. 

Ce ne è uno davvero ostico, su cui mi sono impantanata: Blood of Dragons, quarto volume delle Rain Wilds Chronicles di Robin Hobb. I tre libri precedenti - Dragon Keeper, Dragon Haven e City of Dragons - mi sono piaciucchiati, senza rivelarsi alcunché di imperdibile. Nell'ultimo però si arriva a un punto in cui le storyline dei personaggi paiono aver trovato tutte un punto di equilibrio e manca lo stimolo ad andare avanti. A questo aggiungiamo che la Hobb utilizza punti di vista differenti e ce ne sono alcuni che proprio non mi vanno giù e trovo noiosi. Considerando che della Hobb ho letto tutto - mi mancano solo i suoi romanzi firmati come Megan Lindholm e i racconti introvabili in Italia - mi spiace abbandonare un suo libro a 300 pagine dalla conclusione. Proverò a finirlo, se non altro per evitare incomprensioni quando leggerò Fool's Assassin, primo volume della nuova trilogia di Robin intitolata The Fitz and the Fool Trilogy, previsto per agosto. 


Veniamo ora a un romanzo italiano, pubblicato in versione digitale da Plesio. Sto parlando di Memorie degli Euritmi - Caesar, scritto da Fabrizio Cadili e Marina Lo Castro. Premessa: ho conosciuto personalmente Fabrizio e Marina nella scorsa edizione di Lunatica, scoprendo per caso di averli già incontrati anni prima, a Roma, nel corso di una presentazione di Robin Hobb (che presentava il primo volume delle Rain Wilds. A proposito di serendipità). Caesar è un romanzo impegnativo. Come Marina sa - da interminabili chat private su Facebook - ho iniziato a leggerlo nel lontano novembre scorso, intervallandolo con altre letture senza mai abbandonarlo. Ora, a 200 pagine dalla conclusione, mi rendo conto che è un libro tutto da scoprire, che non dà subito il meglio di sé. La trama si dipana poco a poco e all'inizio il lettore è tenuto all'oscuro come il protagonista Leonardo, un prestigiatore che si arrangia come può che nasconde da sempre una dote innata: la capacità di creare dal nulla piccoli oggetti. Ciò che preferisco del romanzo è l'ampio respiro, la capacità di farti intuire un contesto più ampio che si potrebbe sviluppare in ogni direzione, un universo narrativo forte in cui si potrebbero costruire ancora tante storie. Mi piace anche il modo in cui la magia - perché di magia si tratta - è strutturata. Perché abbiamo Demiurghi Platonici, Viandanti del Fu, Seguaci del Filo di Loki e chi più ne ha più ne metta. Non da ultima mi è piaciuta l'ambientazione catanese. Chi ha detto che un urban fantasy debba essere ambientato a Londra? Mi permetto - visto anche l'ottimo prezzo di 1,99 euro - di consigliarvelo. Non è una lettura da due giorni, ma ne vale la pena. 

A proposito di urban fantasy. Mi sto cimentando in due letture di un maestro del genere: Neil Gaiman. Che a me Gaiman piaccia non è un mistero. Di suo ho letto molto, non tutto perché è un grafomane come pochi. Ho cominciato L'oceano in fondo al sentiero una sera in cui non avevo voglia di leggere. Mi sono fermata al prologo ma lo continuerò di certo, perché basta pochissimo per lasciarsi sedurre dal fascino sottile di questa storia, che continua a chiamarti mentre stai facendo altro, proprio come il canto di una sirena. Ho cominciato anche la graphic novel The Books of Magic, inaspettatamente regalatami. Pare che JK Rowling si sia ispirata a questa storia per Harry Potter perché parla di un ragazzino con gli occhiali che ha una civetta a va in una scuola di magia. Quanto ci sia di vero non so - onestamente non ricordo che la Rowling abbia mai citato Gaiman in un'intervista o dichiarato di averlo letto - però ho sfogliato The Books of Magic e mi ha fatto piacere trovare tra le pagine alcuni personaggi cari a Gaiman come Dream, Death e il Corinzio da Sandman, e John Constantine da Hellblazer

Restiamo nella cara vecchia Inghilterra con un'autrice simbolo della letteratura anglosassone: Jane Austen, con Persuasione. Già nello scorso post vi avevo parlato del GdL dedicato alla zia Jane. Leggeremo un libro al mese e ad aprile ci tocca Persuasione. Nel mio caso si tratta di una rilettura. Il romanzo mi era piaciuto, quindi lo rileggo volentieri. Continuo a trovare incredibile l'idea che la vita di una donna nubile di 27 anni si potesse all'epoca considerare finita. Fortunatamente i tempi sono cambiati e questo anche grazie all'ironia di cui la Austen ha infarcito i suoi romanzi. Vi prego, non chiamatele love story. E non dite che sono letture da ragazza. Il BookBoy ha letto Orgoglio e Pregiudizio (e ha visto anche il film. No, non l'ho obbligato io) e mi ha chiesto in prestito Ragione e Sentimento. Non l'ha ancora iniziato, ma nessuno è perfetto. Boys, inserite la Austen nella wishlist, non è un'autrice da perdere per questioni testosteroniche. 

Riallacciandomi al pre-femminismo della Austen, vi parlo di un libro che invece del femminismo è considerato la base: Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. L'ho iniziato, ma come sa chi l'ha letto, è piuttosto impegnativo e sono ancora agli inizi. Sono quasi totalmente a digiuno di letteratura sul femminismo (ho letto solo Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf e I diritti delle donne di Mary Wollstonecraft) ma il tema mi interessa e non vedo l'ora di approfondirlo. Posso già dire di essere infastidita da questa edizione Il Saggiatore (proprio che vedete qui di fianco) che nella biografia della de Beauvoir si prende la briga di sottolineare che fu la compagna di vita di Jean-Paul Sartre. Voglio proprio andare a vedere se nelle biografie di Sartre si prendono la briga di specificare che fu il compagno della de Beauvoir. 


Ora, da ultimo, veniamo al guilty pleasure. Tra tante letture di sostanza avevo bisogno di un libro da leggere quando non mi andava di leggere. Presto detto: ho iniziato la serie di Karen Marie Moning Fever, di cui sto leggendo Darkfever, il primo volume. Il fatto che io lo stia leggendo è in un certo senso inspiegabile. Abbiamo una protagonista che viene dalla Georgia (ho perso il conto dei romanzi che ho letto i cui personaggi vivono/provengono dagli stati meridionali dell'America), che somiglia a Paris Hilton (giuro. L'ho immaginata come Paris) e che vola a Dublino per scoprire la verità dietro l'omicidio di sua sorella Alina. A Dublino ovviamente scopre di riuscire a vedere il mondo fatato dei Sidhe che si cela dietro la realtà e inizia a cercare un pericoloso libro di magia nera Unseelie insieme a un libraio losco e sexy di nome Gerico Barrons, che ovviamente è strabello, straricco, stramaschioalfa ma per lo meno ha un po' di senso dell'umorismo. Ecco, la narrazione è scorrevole e c'è da scoprire un assassino, quindi la lettura nel complesso risulta piacevole. E' proprio il libro da leggere a letto, quando il sonno reclama le sinapsi. 

Con questo abbiamo finito la carrellata sui tragici "Currently Reading". Li finirò tutti? Non ne finirò nessuno? Impiegherò mesi a finirne alcuni? Rigiro la domanda ai posteri e intanto porgo saluti compulsivi a tutti.
B. 

martedì 1 aprile 2014

Io e Jane

Lo so, vi avevo promesso un altro post. E arriverà, ma ce ne è uno che va scritto prima. L'amica blogger e kompagnuccia di merende Magicamente Me mi ha coinvolta in un Gruppo di Lettura (d'ora in avanti GdL) dedicato a Jane Austen. Potevo non partecipare? Certo che no. Il GdL apre oggi e il libro scelto per questo mese è nientemeno che Persuasione. Guarda caso, si tratta del libro della Austen che ho letto più di recente, ma rileggerlo e commentarlo con le amiche del Nostro Club Jane Austen sarà un piacere. 


E voi avete letto Jane Austen? Tranne Mansfield Park ho letto un po' tutto. Il mio preferito ovviamente è Orgoglio e Pregiudizio, ma Persuasione si batte bene. Spero di riuscire a tenere il passo con le tappe del GdL perché sono un po' ingolfata con le letture (e quando mai?)

Buone letture compulsive a tutti,
B.