è una Bookaholic che finge di non esser tale a scrivervi, che digita con pazienza dando l’impressione di fare altro nel cuore del lato oscuro della Forza. Con abile mossa nerdosa, oltre a dedicarmi ai miei amati libri, nei giorni scorsi ho preso parte alla proiezione stampa milanese di un film Disney Pixar che aspettavo da mesi e di cui mi accingo a raccontarvi la mia opinione: Inside Out.
Da sinistra: Paura, Tristezza, Gioia, Disgusto, Rabbia |
Trama
Il Centro di controllo della mente di Riley, una ragazzina di 11 anni, è localizzato nel Quartier Generale, dove cinque Emozioni sono al lavoro, guidate dalla simpatica e ottimista Gioia, la cui missione è di garantire la felicità di Riley. Le altre Emozioni comprendono Paura che garantisce alla ragazza la sicurezza necessaria, Rabbia che assicura il senso di equità e giustizia e Disgusto che impedisce a Riley di avvelenarsi sia fisicamente che socialmente. Tristezza non sa bene quale sia il suo ruolo come del resto non è chiaro neanche agli altri.
Quando Riley si trasferisce con la sua famiglia in una nuova metropoli, le Emozioni dentro di lei si mettono subito al lavoro, desiderose di guidarla attraverso la difficile transizione. Tuttavia, Gioia e Tristezza vengono relegate in un angolo remoto della sua mente, lasciando spazio a Paura, Rabbia e Disgusto. Gioia e Tristezza si avventurano in luoghi sconosciuti fra cui la Memoria a Lungo Termine, Immagilandia, il Pensiero Astratto e la Cineproduzione, nel disperato tentativo di tornare al Quartier Generale e da Riley.
Diretto dal regista premio Oscar® Pete Docter (Monsters & Co., Up), prodotto da Jonas Rivera, p.g.a (Up), co-diretto da Ronnie Del Carmen (Up), il film Disney•Pixar Inside Out presenta la colonna sonora originale di Michael Giacchino (Gli Incredibili, Ratatouille, Up) e uscirà al cinema il 16 settembre 2015.
Il trailer
La mia opinione sul film
Partiamo dalle emozioni: Gioia, Tristezza, Disgusto, Paura e Rabbia. Sono cinque e sono fondamentali. Ma cosa accade quando Gioia e Tristezza sono risucchiate via dalla centrale operativa del cervello dell’undicenne Riley? È quel che scopriamo in Inside Out, una storia bella, che ci spiega senza essere didascalica come funzioniamo e cosa succede dentro di noi quando, per un motivo qualsiasi, le cose non vanno come vorremmo. Bello? Bello. L'animazione Disney Pixar, come sempre, si apprezza, non è difficile empatizzare con le emozioni e il viaggio dentro la testa di Riley è onirico al punto giusto, senza mai scivolare nel nonsense fine a se stesso.
Delle varie emozioni presentate dal film Tristezza è di sicuro la mia preferita. Non la tristezza, proprio la tonda e bluastra Tristezza con la T maiuscola. Facile rivedersi in lei, e poi il suo character design è pazzesco, è così coccolosa che vorresti solo abbracciarla. (Sì, Tristezza, ti sei guadagnata una fan).
Vi consiglio questo film? Decisamente sì.
Saluti compulsivi a tutti,
B.
2 commenti:
Sai che io invece non l'ho trovato così bello?
Sì, carino, godibile ma niente di chè.
Ma no... Tristezzaaaaa xD
Posta un commento