lunedì 8 dicembre 2014

Il ragazzo invisibile

Buongiorno compulsivo a tutti,
è una Bookaholic cinefila a scrivervi: qualche giorno fa, in quel di Roma, sono capitata alla proiezione stampa del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il ragazzo invisibile, prodotto da Rai Cinema e 01 Distribution. Ambientato a Trieste, è un ottimo primo esempio di cinecomics made in Italy. In accompagnamento al film, in sala dal 18 dicembre, il fumetto omonimo Panini e il romanzo Salani. Vediamo trama, trailer e la mia opinione sul film, in cui recitano Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Ksenia Rappoport e i giovani (e bravi) Ludovico Girardello e Noa Zatta (Michele e Stella). 

Il ragazzo invisibile, il poster

La trama

Il film ha per protagonista Michele, un adolescente apparentemente come tanti che vive in una tranquilla città sul mare. Non si può dire che a scuola sia popolare, non brilla nello studio, non eccelle negli sport. Ma a lui in fondo non importa. A Michele basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di guardare. Eppure ha la sensazione che lei proprio non si accorga di lui. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: Michele si guarda allo specchio e si scopre invisibile. La più incredibile avventura della sua vita sta per avere inizio.

Il trailer ufficiale


La mia opinione sul film

Confesso di non essere una estimatrice del cinema italiano. Ho visto pochi film nostrani (in generale) e nessuno di Gabriele Salvatores (in particolare); non saprei dire fino a che punto Il ragazzo invisibile si possa inquadrare come film autoriale. Di certo, e su questo non ho subbi, è un bel film. Mi è piaciuto molto, ho apprezzato la costruzione della storia e la caratterizzazione dei personaggi. Quando ho letto la trama il mio primo pensiero è stato: "Ci risiamo. Il solito supereroe imbranato che sogna la ragazza impossibile e poi la salva". Il film però ha smentito le mie aspettative, perché in Michele ci si riconosce senza difficoltà, pur avendo idealmente poco in comune con un ragazzino di quattordici anni: Michele è l'adolescente che ognuno di noi ha lasciato indietro, che non viene visto perché non sa vedersi. Ho adorato anche Stella: non è una ragazzina oggetto, messa lì in premio per Michele. E' lei stessa un'eroina,pur senza poteri, perché ha l'abilità di saper mettere a frutto le proprie doti, quali che siano. Michele salva Stella, ma è soprattutto Stella a salvare Stella, e credo si tratti di un messaggio importante.  

Senza fare spoiler vi anticipo che, sebbene il film abbia una sua conclusione, viene ventilata la possibilità di un sequel o comunque di un ampliamento della storia. C'è una sorta di scena post titoli di coda in puro stile Marvel, quindi vi consiglio di non abbandonare subito la sala, anche per poter ascoltare la colonna sonora originale, molto suggestiva. Sì, sì, lo so, questo mese escono già Lo Hobbit e Big Hero 6, ma vi consiglio di non perdere Il ragazzo invisibile, davvero un ottimo film da vedere a Natale, soprattutto per chi non si perde un cinecomic e sogna segretamente di trasformarsi in un supereroe.

Saluti compulsivi (e invisibili) a tutti,
B. 


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